Piadina: tradizione romagnola. Da sempre è il
sostituto del pane, anzi, nelle campagne romagnole era l’alimento
principale, adatto per colazione, merenda e pasti. Una volta il pane si
mangiava solamente alla domenica e nei giorni di festa. Ogni
famiglia ha la sua ricetta che viene tramandata di generazione in
generazione. C’è chi usa solo strutto, chi olio e strutto, chi latte e
strutto, chi usa lievito o bicarbonato. La mia ricetta è quella di
Sogliano al Rubicone.
La cottura deve avvenire sulla teglia o testo. E’ una piastra rotonda in ghisa o terracotta che si scalda su fiamma.
Kg. 1 farina 0– gr. 150 strutto di maiale – un buon pizzico di
sale - Acqua tiepida q.b . Facoltativo un goccio di latte. (
ammorbidisce l’impasto ) In alcune zone usano mettere un pizzico di
bicarbonato ma ingiallisce la pasta.
Unite tutti gli ingredienti ed
impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo non troppo duro. Coprite
con un canovaccio e lasciate riposare una decina di minuti. Formate
delle palline di uguale misura e con il mattarello tirate la sfoglia
fino ad ottenere dei dischi dello spessore di 2-3 mm e della misura
corrispondente alla vostra teglia. Se avete usato il bicarbonato fatela
un po’ più spessa ( 3-4 mm) .
Mettete la teglia sul fuoco e fatela scaldare bene. Cuocete le piadine a fuoco allegro, rigirandole, per circa 2 minuti.
Sono ottime con ogni tipo di salume, formaggi molli ( stracchino e
squaqquarone ), verdure crude, cotte e gratinate, carni alla brace ed in
umido.
Una variante della piadina sono i Cassoni: praticamente,
prima della cottura, i dischi vengono riempiti , chiusi a metà formando
una mezza luna e cotti sulla teglia come la piadina. I ripieni sono
soggettivi: pomodoro e mozzarella, erbette ripassate in padella con olio
e aglio, salsiccia e broccoletti … insomma tutte cosine leggere !!!
Attenzione che i bordi siano ben chiusi per evitare la fuoriuscita del
ripieno.
Dal mio libro, disponibile all' www.anticadimorapatrizia.com
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martedì 28 gennaio 2014
La Romagna e i suoi sapori !!!
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domenica 15 dicembre 2013
Pomeriggio ai fornelli: un dolce passatempo
Cosa c'è di meglio che passare un freddo pomeriggio d'inverno tra dolci e golosità ?
Una ricetta tradizionale, pochi ingredienti ed un solo strumento : il mattarello.
Tagliatelle
dolci fritte dolce
tipico di Bologna
500 gr di farina - 100 gr di zucchero
semolato - 50 gr di burro - 3 uova - scorza grattugiata di 1 limone - 2
manciate di zucchero - olio di semi per
friggere
Per la pasta: fate la fontana con la farina, mettetevi al centro lo zucchero, il burro e le uova ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Stendere l'impasto sottile usando il mattarello. Cospargere la sfoglia con zucchero misto alla buccia di limone tritata fine e arrotolarla su se stessa come per fare le tagliatelle.
Tagliare a fette larghe 1-2 cm (senza srotolarle) e friggerle in abbondante olio bollente, togliendole quando sono dorate. Scolarle su carta assorbente, farle raffreddare e servire.
Per la pasta: fate la fontana con la farina, mettetevi al centro lo zucchero, il burro e le uova ed impastare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.
Stendere l'impasto sottile usando il mattarello. Cospargere la sfoglia con zucchero misto alla buccia di limone tritata fine e arrotolarla su se stessa come per fare le tagliatelle.
Tagliare a fette larghe 1-2 cm (senza srotolarle) e friggerle in abbondante olio bollente, togliendole quando sono dorate. Scolarle su carta assorbente, farle raffreddare e servire.
E per assaggiarle anche a colazione:Antica Dimora Patrizia di Montecarlo - Lucca
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