sabato 8 febbraio 2014
Croissant, Kipferl, cornetto ... tra leggenda e storia....
Croissant, Kipferl, cornetto ... tra leggenda e storia....
Le leggende vogliono che la forma tipica sia correlata in qualche modo alla battaglia di Vienna del 1683: dopo un lunghissimo assedio della città da parte dell'esercito ottomano, il gran visir Mustafa Pasha tentò un'ultima azione per penetrare all'interno delle mura della città. All'esercito venne ordinato di scavare dei cunicoli sotto alle mura. Furono i fornai viennesi gli unici lavoratori svegli a notte fonda, a udire i rumori degli scavi e a dare l'allarme. Così, quando la coalizione cristiana sconfisse i turchi, Giovanni III di Polonia, secondo la leggenda, avrebbe chiesto proprio ai fornai di inventarsi un dolce che celebrasse la vittoria. Detto-fatto: Peter Wendler, fornaio viennese, si ispirò alla bandiera turca (con la mezzaluna) e creò il kipferl, come per esorcizzare il nemico: mangiarsi la mezzaluna, il kipferl, voleva dire “mangiarsi” l'avversario sconfitto.
Secondo altre versioni dei fatti, l'origine del kipferl andrebbe retrodatata addirittura mille anni pirma: si tratterebbe infatti di una celebrazione della battaglia di Tours del 732, vinta dai francesi contro l'esercito del Califfo Umayyad.
La storia moderna è altra cosa, e spiega perché da prodotto tipico austriaco, il cornetto sarebbe diventato simbolo della Francia.
Era il 1838 o, secondo altri, il 1839: fu allora che un ufficiale dell'artiglieria australiana – i militari ritornano sempre, nella storia del cornetto – fondò a Parigi una pasticceria viennese. Ovviamente, August Zang, questo il nome del proprietario della Boluangerie Viennoise (in rue de Richelieu) ispirò molti colleghi, che diedero vita al croissant francese così come lo conosciamo.
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